Controllo fumi caldaia e bollino verde

controllo fumi caldaia

Il controllo fumi è l’operazione che permette di ottenere il bollino della caldaia.
Tutto quello che diremo in questo articolo vale sia per le caldaie a condensazione che per le caldaie tradizionali siano esse caldaie nuove o caldaie esistenti.

E’ importante conoscere gli aspetti più importanti riguardanti il controllo fumi della caldaia sia per tenere in sicurezza il proprio impianto di riscaldamento che per evitare problemi e sanzioni amministrative abbastanza pesanti (come vedremo in seguito).

Iniziamo!

Controllo fumi caldaia e bollino caldaia: in cosa consiste

La normativa vigente in materia è il DPR n. 74/13 che stabilisce che in occasione della manutenzione (da effettuare annualmente) deve essere eseguito anche un controllo di efficienza energetica (analisi dei fumi).

L’analisi dei fumi è una operazione eseguita attraverso un analizzatore fumi. Per garantire un corretto funzionamento della caldaia (sicurezza) ed un risparmio sulla bolletta, i parametri più importanti che il tecnico specializzato deve controllare sono :

  • rendimento di combustione del generatore di calore (ai fini del risparmio energetico)
  • tiraggio (ai fini della sicurezza)
  •  concentrazione di monossido di carbonio – CO – nei prodotti della combustione (ai fini della sicurezza)
  • l’indice di fumosità o nerofumo (per caldaie a gasolio)

Eseguita l’analisi di combustione e verificato che i valori siano regolari, è necessario compilare il Rapporto di Controllo di Efficienza Energetica (RCEE) riportando su di esso i dati dell’immobile, del proprietario o occupante, i dati del generatore di calore ed i valori ottenuti dall’analisi di combustione. Fatto questo infine va compilato ed aggiornato il libretto della caldaia (libretto di impianto).

 

Bollino caldaia ogni quanto?

Il DPR n. 74/13 stabilisce che il controllo fumi va fatto :

  • ogni quattro anni per le caldaie a gas metano o gpl con potenza inferiore a 100 kW
  • ogni due anni per le caldaie a gas metano o gpl con potenza superiore a 100 kW
  • ogni due anni per le caldaie a pellet o gasolio con potenza inferiore a 100 kW
  • ogni anno per le caldaie a pellet o gasolio con potenza superiore a 100 kW

Inoltre il controllo fumi va eseguito anche nei seguenti casi :

  • prima messa in funzione della caldaia
  • sostituzione della caldaia o dei suoi componenti
  • interventi diversi da quelli ordinari

 

Bollino caldaia a chi spetta: proprietario o inquilino?

L’art. 1756 del codice civile stabilisce che durante la locazione, il proprietario deve eseguire tutte le riparazioni necessarie (manutenzione straordinaria), mentre sono a carico dell’inquilino tutte le operazioni di piccola manutenzione (manutenzione ordinaria).

Pertanto salvo accordi diversi fra proprietario ed inquilino, il costo del bollino così come la manutenzione è a carico dell’inquilino e sarà quest’ultimo a pagare le sanzioni in caso di inottemperanza.

 

Differenza fra analisi fumi e manutenzione

La legge vigente distingue fra controllo fumi (bollino) per il quale valgono le regole presenti in questa guida che stai leggendo, e la manutenzione della caldaia per la quale ho scritto questo articolo completo che ti invito a leggere.

 

Differenza fra bollino verde e bollino blu

Spesso si sente parlare di bollino verde e di bollino blu. La differenza sta nel fatto che il bollino verde si applica alle caldaie con potenzialità termica fino a 35 kW mentre il bollino blu si applica alle caldaie con potenzialità termica superiore ai 35 kW.

 

Costo bollino

Per la Provincia di Bari il bollino ha un costo di 20 euro per caldaie con potenza inferiore a 35 kW, mentre :

  • 35 euro per caldaia con potenza superiore o uguale a 35 kW e inferiore a 116 kW
  • 90 euro per caldaia con potenza superiore o uguale a 116 kW e inferiore a 350 kW
  • 120 euro per caldaia con potenza superiore o uguale a 350 kW

Per la Provincia BAT invece il bollino ha un costo di 15 euro per caldaie con potenza inferiore a 35 kW, invece :

  • 35 euro per caldaia con potenza superiore o uguale a 35 kW e inferiore a 116 kW
  • 90 euro per caldaia con potenza superiore o uguale a 116 kW e inferiore a 350 kW
  • 120 euro per caldaia con potenza superiore o uguale a 350 kW

 

Sanzioni

Le sanzioni previste dal Decreto Legislativo n. 192/05 per coloro che non eseguono il bollino  corrispondono ad una multa amministrativa non inferiore a 500 euro e non superiore a 3000 euro”.

 

Conclusione

Come hai visto il controllo fumi della caldaia è una operazione importante sia per mantenere in sicurezza il tuo impianto di riscaldamento sia per evitare sprechi di energia (costo bolletta). Il rispetto della normativa inoltre ti evita di incorrere nelle sanzioni amministrative.

Se hai bisogno di chiarimenti lascia i tuoi commenti sotto l’articolo ti risponderemo cercando di aiutarti.

 

Se vuoi sapere con certezza se sei in regola con le scadenze normative e vuoi mettere il tuo impianto di riscaldamento a norma, contattaci per fissare una manutenzione della tua caldaia con relativo controllo fumi.


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A presto!

2 commenti su “Controllo fumi caldaia e bollino verde: guida pratica”

  1. Salve,

    Sono Giuseppe

    vi chiedo questa curiosità:

    chi si occuopa della manutezione della mia caldaia mi ha detto che da novembre dallo scorso anno per avere il bollino verdesul certificato della caldaia, bisogna fare anche il controllo della tenuta in pressione della linea del GAS.

    la cosa mi suona nuova e strana

    vi chiedo è vero questo?

    resto in attesa 

    Saluti

    Rispondi
    • Ciao Giuseppe,

      è esatto, con la nuova normativa, è necessario effettuare la verifica di tenuta dell’impianto gas, per avere il rilascio del bollino verde.

      Rispondi

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